domenica 24 settembre 2017

Piccolo sondaggio rivolto agli uomini che preferiscono le prostitute


Devo dire che è stato piuttosto imbarazzante inoltrarmi in un tema cosi pungente e non privo di insidie come quello della prostituzione ma c'è un proverbio che recita cosi: "il gioco vale la candela" ed in effetti cosi è stato perché davanti ai miei occhi si è aperto un mondo completamente nuovo, fatto di esperienze e pensieri anche i più disparati che non avrei mai ipotizzato potessero esistere nella testa di certe persone, nella fattispecie di certi uomini. Ho voluto realizzare un piccolo sondaggio rivolto agli uomini per verificare quanto siano vere le dicerie secondo le quali gli uomini preferiscono le prostitute. Ebbene avrete di che ridere e tanto su cui riflettere perché nella mia piccola esperienza di statista sono emerse situazioni abbastanza interessanti e spiazzanti.

L'idea nasce nel momento in cui navigando per la rete internet mi sono imbattuto in svariati siti di escort dedicati semplicemente digitando la parola escort più la mia città. In quel momento è venuto fuori letteralmente il mondo, centinaia ma che dico centinaia, migliaia e migliaia di annunci di escort e trans da poterci fare la marmellata davvero ! Allora ho provato a fare due conti, una cosa semplice, i classici conti della serva e sono arrivato ad una banalissima conclusione. Se è vero com'è vero che esiste un'offerta di ragazze e donne con migliaia e migliaia di annunci, significa che per tutti questi annunci ci deve essere un numero di uomini almeno pari che rispondono regolarmente a tale offerta. Quindi è vero che gli uomini preferiscono le prostitute dal momento che non ho mai visto un uomo poter usufruire di un rapporto sessuale consumabile con la prima donna che incontra per strada senza prima scambiarci due parole e far passare il minimo tempo utile di un paio di uscite.

Allora ho avuto la geniale idea di effettuare un sondaggio in forma anonima e utilizzando la rete web, il tutto attraverso il mio canale facebook dove ho raccolto parecchie e differenti risposte. Sembra infatti che molti siano gli uomini che preferiscono le prostitute non solo per praticare sesso e consumarne l'atto in maniera nuda e cruda senza impegni ma anche per avere a disposizione una persona con la quale dialogare delle problematiche che li affliggono. Si è trattato, a detta loro, di maschi e di uomini stressati dalla quotidianità della vita, da una compagna noiosa e annoiata della vita di coppia e dagli obblighi per taluni in qualità di padre. Insomma ogni giorno l'impegno di far fronte agli oneri coniugali in contrapposizione alla voglia di libertà crea una miscela pericolosa che rischia di deflagrare da un momento all'altro.

Ecco che la figura genuina e quasi miracolosa della escort, della dama di compagnia accorre in aiuto di questi uomini che preferiscono le prostitute per tutta questa serie di motivazioni. Insomma se fino a ieri ero convinto che l'unico motivo per il quale una donna potesse fare l'antico mestiere era quello di recepire denaro in cambio di un atto sessuale, oggi sono qui pronto a ricredermi con tanto di prove alla mano. Sembra strano e addirittura incredibile ma questo sondaggio è stato più e più volte avvallato da alcune testimonianze ascoltate in televisione in qualche noto talk show o più comunemente lette sul web. Insomma, ci sono fior di prostitute che aiutano anche socialmente e non soltanto biologicamente i loro clienti a risolvere i piccoli problemi quotidiani, consolidandone cosi la fidelizzazione e rendendoli una clientela fissa e abitudinaria.

lunedì 18 settembre 2017

Incesto, un modo alternativo di fare sesso


Mai sentito parlare di incesto ? Scommetto di si, del resto nell'era tecnologica di internet è impossibile non sapere. Oggi l'ignoranza ha più un significato legato all'intolleranza piuttosto che allo scibile umano. Ma torniamo al tema di oggi, parliamo di incesto, un modo alternativo di fare sesso. Questo articolo non deve essere preso come se fosse un'istigazione al sesso facile o usa e getta come potrebbe sembrare. Tutt'altro, l'incesto ovvero il sesso tra parenti è una pratica abbastanza contorta e per menti non completamente in linea con il normale iter naturale delle cose. Immaginate per un istante due fratelli che scopano tra loro, la sorella che fa il pompino al fratello, il fratello che lecca la figa alla sorella e cose di questo genere. Possono sembrare delle assurdità ma di fronte a questa lettura ci saranno sicuramente delle persone che proveranno ribrezzo ed altre che invece si ecciteranno.

Alcuni capiranno che esistono altre persone al mondo che come loro sono ossessionati dall'idea dell'incesto, del sesso perverso dove l'unico limite è riuscire a dirlo alla persona o alle persone che ci interessano. Infatti l'incesto potrebbe coinvolgere anche più persone, un'orgia di famiglia dove la madre ad esempio riceve la doppia penetrazione, con il marito che le scopa la figa e il figlio che la incula. Tutto sembra assurdo ed in effetti per molti versi lo è ma se esistono tantissime famiglie che gradiscono questo genere di alternativa erotica, significa che cosi assurdo non è. Io personalmente ho abbastanza difficoltà nell'accettare anche la sola idea che esista la possibilità che ci sia attrazione fisica tra parenti cosi stretti. Lo ritengo innaturale ma è il mio umilissimo parere, non è una forma di intolleranza.

Se è vero com'è vero che la natura ci ha messo a disposizione la possibilità di avere una mente pensante e senza limiti, allora è altrettanto vero che la possibilità dell'incesto come modo alternativo di fare sesso non è una cosa campata in aria. Non a caso esistono chilometri di pellicole porno sull'incesto come pratica abituale in famiglie smaliziate. Ma perché l'incesto prende campo ?
Un pò è dovuto all'educazione, spesso un pò repressa e poco mirata ad aprire la mente dei figli, dall'altra è qualcosa che è radicata nelle profondità della perversione umana, in cui la semplicità di poter fare sesso con una persona di casa distoglie dall'impegno di instaurare rapporti col prossimo e quindi col mondo esterno. Poi se l'idea dell'incesto diventa l'unica alternativa possibile è piuttosto complicato uscirne, si trasforma in quel circolo vizioso che spingerà la persona a pensare sempre di più in un modo e molto meno nell'altro.

giovedì 7 settembre 2017

Che cos'è il Native Advertising


Qualcuno forse si chiede cosa sia il Native Advertising per il solo fatto magari di averne sentito parlare in giro o perché sta sempre dietro all'evoluzione pubblicitaria di internet. Bene, la risposta è semplice: si tratta in sintesi di un messaggio pubblicitario immerso nel contesto editoriale che una persona sta leggendo e che invoglia la stessa a cliccarci sopra perché è parte integrante di quello che è riportato in un determinato articolo. Insomma è come farselo mettere nel culo con la vasellina. La storia si ripete come vedete e i modi di dire pure. E' una pratica di recente realizzazione necessaria a sostituire la vecchia metodica pubbliredazionale il cui contenuto è chiaramente un messaggio promozionale e il cui scopo è quello di distogliere il lettore da ciò che sta facendo senza che se ne accorga.

Insomma anche internet ogni tanto ha bisogno di essere rispolverato in determinati settori come quello pubblicitario e il native advertising è un metodo efficace per raggiungere questo prioritario obiettivo. In pratica dovete immaginare che ogni volta che state leggendo un articolo su internet che è di vostro interesse c'è qualcuno che pensa di inserire dei messaggi pubblicitari perfettamente integrati a tale articolo il cui scopo è quello di farveli percepire e soprattutto di farveli leggere. Ad esempio Le principali modalità di Native Advertising che siamo abituati a vedere quotidianamente sono i True View di Youtube, i Tweet sponsorizzati e i post sponsorizzati di Facebook. Come potete vedere danno l'impressione di arricchire il contenuto di ciò che stiamo leggendo ma in realtà ci aiutano senza accorgercene a distoglierci da un argomento per entrare in un altro.

Il segreto di questa tecnica pubblicitaria sta tutto nella capacità di integrare al meglio il native advertising all'interno del nocciolo di un argomento nei confronti del quale proviamo interesse. Ovviamente questa tecnica è valida solo per il mondo internet che in tempo reale crea e disfà un messaggio a seconda di quello che stiamo leggendo e della pagina in cui troviamo un articolo di nostro gradimento. A partire dal 2008 i primi ad investire in questa nuovissima tecnica pubblicitaria sono Gruner e Jahr, negli Stati Uniti d' America nascono multi piattaforme come Nativo e Sharethrough mentre in Italia nel 2014 è stato presentato Multimag, un nuovo formato di comunicazione digitale.